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2 Il volume raccoglie tutti gli scritti finora editi in Francia dell'ultimo Althusser. In essi l'autore riprende i temi teoricamente più significativi delle grandi opere degli anni '60, Leggere "Il Capitale" e Per Marx. Tuttavia se in quegli anni Althusser ha insistito sul carattere della complessità della struttura, in quest'ultima fase si è dedicato piuttosto a un'investigazione più dettagliata degli inizi e della genesi di una tale complessità. Emerge la distinzione tra congiuntura e congiunzione, ma soprattutto il tema epicureo della caduta parallela degli atomi e del loro incontro reso possibile dal clinamen come modello per leggere la complessità sempre-già-data della struttura nella prospettiva non già della sua dissoluzione rivoluzionaria, ma della sua stessa costituzione aleatoria. In questo senso la "contingenza trascendentale del mondo" non si oppone tanto alla necessità, quanto alla teleologia. Il vuoto e gli atomi epicurei non fondano dunque la libertà, ma piuttosto sono la garanzia dell'assenza di un piano precedente il loro incontro. Nulla, se non le circostanze fattuali dell'incontro, ha preparato l'incontro stesso: questo il senso dell'insistenza althusseriana sul vuoto e sul nulla, non una mistica che ne fa l'altro nome di Dio, ma il nulla di tutto ciò che non è pura fatticità.
Introduzione di Vittorio Morfino e Luca Pinzolo |