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L. Althusser, E. Balibar, R. Establet, P. Macherey, J. Rancière,
Leggere il Capitale
MIMESIS, Milano 2006
a cura di Maria Turchetto
traduzioni di Didier Contadini, Cristian Lo
Iacono, Vittorio Morfino, Aldo Pardi,
Fabio Raimondi, Maria Turchetto
pp. 430 € 30 ISBN 978-88-8483-434-1
I testi dei seminari sul Capitale,
tenuti presso l'Ecole Normale di Parigi nell'anno accademico 1964-1965 da
Althusser e i suoi allievi, hanno avuto in Italia edizioni parziali e dispersive
tra gli anni '60 e '70. Questa nuova traduzione, condotta sulla terza edizione
francese del 1996, rappresenta dunque la prima edizione italiana completa di una
serie di studi che impressero una svolta straordinaria all'interpretazione di
Marx.
Gli anni '60 del secolo scorso videro una vivace rimessa in causa del
"marxismo", inteso come corpo dottrinario sistematizzato dall'ortodossia
sovietica, accompagnata dall'indicazione di tornare a un Marx che era stato
travisato o addirittura non letto. In questo clima, la rilettura del Capitale
proposta da Althusser e dalla sua scuola divenne un punto di riferimento
fondamentale e costituisce tuttora, come sottolineano i curatori dell'edizione
francese del 1996, "una sorta di classico".
Si tratta di una lettura sistematica, che considera tutta l'opera
di Marx, mettendo in luce le profonde differenze filosofiche presenti nel
"giovane Marx" dei Manoscritti e nel "Marx maturo" della critica
dell'economia politica (le coordinate di questo riesame a vasto raggio, date da
Althusser nei saggi di Per Marx, vengono qui riprese nell'eccellente
studio di Jaques Rancière Il concetto di critica e la critica dell'economia
politica dai "Manoscritti del 1844" al "Capitale). Dunque a ragion veduta
veniva privilegiato, alla fine, Il Capitale, anch'esso affrontato nella
sua interezza, nelle sue contraddizioni apparenti o reali, nelle difficoltà
terminologiche e concettuali che ne rendono ardua l'interpretazione, nella
complessità della sua articolazione (si veda il saggio Presentazione del
piano del "Capitale" di Roger Establet), affrontando la discussa questione
dell'"esposizione" (soprattutto nel testo di Pierre Macherey, A proposito del
processo di esposizione del "Capitale") per cogliere "l'unità profonda di un
testo, [...] ossia la sua problematica", come in Per Marx
Althusser si proponeva e come magistralmente realizza nei due scritti qui
raccolti, in particolare in L'oggetto del "Capitale").
La lettura filosofica che del Capitale viene data (come "confessa"
Althusser nel saggio introduttivo, Dal "Capitale" alla filosofia di Marx),
ossia l'interrogazione sull'oggetto e sullo statuto dell'epistemologia sottesa
al pensiero di Marx, è tutt'altro che un'operazione accademica. La posta in
gioco è poter pensare al di fuori dell'utopia e dell'ideologia le possibilità di
una prassi di trasformazione - posta in gioco leggibile in trasparenza in tutti
i contributi e particolarmente evidente in quello di Etienne Balibar, Sui
concetti fondamentali del materialismo storico.
Nota all'edizione italiana di Maria Turchetto
recensione di Gianfranco La Grassa
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