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Federica Turriziani Colonna
Alle origini delle specie: embrioni (e uova)

MIMESIS, Milano-Udine 2011
pp. 142 € 14 ISBN 978-88-5750-663-0

Il volume si propone come una ricognizione epistemologica e storica del rapporto esistente nel XIX secolo fra alcune riflessioni embriologiche e la teoria di Darwin dell’evoluzione delle specie. Le dottrine in questione sono quelle elaborate, separatamente, da K. E. von Baer e  da E. Haeckel, l’una incompatibile per ragioni teoriche e sociologiche con l’evoluzionismo, l’altra pensata proprio come prova della teoria darwiniana.
L’indagine sulla compatibilità fra riflessioni concernenti le scienze della vita non è confinata al solo Ottocento, ma investe il presente degli studi biologici e genetici. L’esigenza di ripensare il rapporto che lega l’embriologia all’evoluzionismo muove infatti dall’affermarsi dell’approccio interdisciplinare noto come “teoria Evo-Devo” (dove Evo sta per evolution e Devo sta per development) che unifica la biologia evolutiva e quella dello sviluppo in virtù della scoperta di un gruppo di geni che regolano il processo di morfogenesi. La variabilità su cui opera la selezione naturale si produce a livello dell’embriogenesi, così il processo di sviluppo risulta inserito nel più ampio processo evolutivo.
L’analisi delle dottrine di von Baer e di Haeckel in relazione al paradigma darwiniano costituisce allora una ricognizione dei presupposti epistemologici alla base dell’attuale orientamento degli studi sul vivente.
In appendice al libro è allegata la traduzione italiana dell’epistola con cui von Baer nel 1827 rese nota alla comunità scientifica la propria scoperta dell’ovum nei mammiferi. Si tratta di un documento assai rilevante sotto il profilo storico-scientifico.
Il volume è corredato da una prefazione di E. Gagliasso e da una postfazione di A. Cavazzini che contestualizzano in senso epistemologico l’intero lavoro.

 

 

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