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Il libro è composto di saggi per la maggior parte dedicati a mettere in luce il
ruolo costitutivo dell'analogia nelle trasformazioni delle scienze e nella
crescita della conoscenza. Nel primo saggio, invece l'analogia viene studiata
come strumento metodologico della storia (o "archeologia") delle scienze. In
ciascun saggio i temi vengono esposti attraverso un'analisi ed una discussione
del pensiero di una o più figure della cultura filosofica, scientifica e/o
storiografica francese. Una particolare attenzione è dedicata da un lato a
Georges Canguilhem ed alla storia e alla filosofia delle scienze della vita, e,
dall'altro, ai protagonisti della rivoluzione storiografica delle Annales,
Lucien Febvre e Marc Bloch. I temi via via affrontati riguardano quindi
questioni di estrema attualità nel dibattito filosofico e scientifico, quali il
rapporto tra organismo e macchina, il progetto dell'Intelligenza Artificiale, e
la querelle sul metodo storiografico e sull'oggettività delle scienze
storiche: tutte queste problematiche, ed altre ancora, vengono affrontate
attraverso la ricerca delle analogie che hanno aperto nuovi campi di ricerca o
contribuito ad impostarne il quadro. Il filo conduttore che emerge da questi
studi riguarda la crucialità delle analogie tratte dalla razionalità biologica,
dalle quali prevalentemente dipendono alcuni mutamenti decisivi nelle scienze
contemporanee, secondo una prospettiva aperta da Michel Foucault in Le Parole
e le Cose. |