NOTE
1 Taccio di altri, altrettanto importanti: Prigogine (il suo La nuova alleanza è zeppo di riferimenti a Monod, lo stesso titolo non è che la ripresa di una formulazione di Monod relativa all'"antica alleanza" che l'"animismo" stabiliva in passato tra l'uomo e la natura), Morin, ecc.
2 Da notare, in questa posizione, il riferimento alla "storia concreta", insieme all'idea che gli esseri viventi, in quanto soggetti alla storia, siano "più relativi", che so, dei sassi: istanze entrambe storicistiche.
3 Uso anche questa volta la terminologia tratta da Piaget che ho utilizzato nel mio intervento sul Bollettino n. 7. Ripropongo la sua definizione di "struttura" e dei relativi caratteri, che trovo particolarmente chiara: "In prima approssimazione, una struttura è un sistema di trasformazioni, che comporta delle leggi in quanto sistema (in opposizione alle proprietà degli elementi) e che si conserva o si arricchisce grazie al gioco stesso delle sue trasformazioni, senza che queste conducano fuori delle sue frontiere o facciano appello a elementi esterni. In breve, una struttura comprende così questi tre caratteri: totalità, trasformazioni e autoregolazione" (J. Piaget, Lo Strutturalismo, Il Saggiatore 1994, p. 37).
4 Mi riferisco alle considerazioni relative alla "causalità meccanica transitiva", che secondo Althusser caratterizza quelle che Piaget definisce "associaizoni atomistiche", alla modalità "espressiva" impiegata nelle "totalità olistiche" - modello leibniziano che "domina il pensiero di Hegel" (Leggere Il Capitale, cit., p. 196) - e alla modalità causale adeguata alle "totalità relazionali" ("con quale concetto pensare la determinazione sia di un elemento che di una struttura mediante una struttura?", ivi, p. 197), cui Althusser cerca di avvicinarsi mediante i concetti di "surdeterminazione", "causalità metonimica", ecc.
5 Piaget assimila la nozione matematica di "gruppo" a quella di "struttura", cfr. Lo Strutturalismo, cit. p. 51 e ss.